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sabato 28 maggio 2016

Luigi Pirandello

Luigi Pirandello

Nacque a Porto Empedocle (Agrigento)  nel 1867  da famiglia benestante
Terminati gli studi dell'ordine superiore si iscrisse alla Facoltà di lettere  dell'Università di Roma  ma completò gli studi  in Germania a Bonn il soggiorno in Germania ebbe un influsso determinante  sulle sue opinioni filosofiche si orientò  infatti verso la concezione idealistica che in lui divenne sentimento di solitudine individuale scetticismo sulla capacità dell'uomo di arrivare a una qualsiasi certezza su di sé e sulla realtà esterna
Tornato in Sicilia si sposò e tronò  a Roma dove fu per vari anni professore di lettere italiane al Ministero

Le opere
La sua attività di drammaturgo iniziata nel 1898 ma intensificata dopo il 1910  ebbe dapprima alcuni contrasti  nella sua fase originale  col pubblico italiano ma ottenne presto  fama mondiale riconosciutagli  nel 1934 con l'assegnazione del premio Nobel e confermata poi dalle traduzioni  nelle lingue dei principali popoli civili  e dall'influsso  esercitato sul teatro europeo specialmente quello francese
alle poco felici prove in versi fece seguire un deciso orientamento verso la prosa narrativa  e scrisse per esortazione del corregionale Capuana  un primo romanzo d'ambiente  siciliano L'esclusa  e più tardi  nel 1913 i Vecchi e i giovani  che inquadrò nella cornice  di storia contemporanea  ed espresse in esso  le delusioni succedute nell'isola alle speranze rinnovatrici portate dal Rinascimento  Ma il romanzo  in cui più autenticamente è riflesso il problema pirandelliano della personalità con umorismo triste  e insieme la malinconica pietà per l'uomo fu Il fu Mattia Pascal
In questo romanzo si trovano i principali temi  dell'arte di Pirandello  il desiderio di evasione dall'angoscia di una insostenibile situazione familiare  vivissimo nel protagonista, il gioco di una sorte beffarda  e illusoria che sembra favorirlo spargendo la falsa notizia della sua morte, la morsa della società che gli impedisce  di ricostruirsi una vita  di crearsi cioè un'altra personalità sì che  il protagonista rimane come un sopravvissuto  a se stesso  vivente di vita fisica sebbene morto a ogni vita sociale ed umana
questi medesimi temi si trovano disseminati in diversi numerose situazioni che Pirandello descrisse in varie storie poi raccolte in  Novelle per un anno

Ma più tardi convinto com'era dell'immediatezza della comunicazione di un messaggio sociale ed umano attraverso il teatro  decise di portare gli stessi temi  sulla scena dapprima di commedie di stampo borghese  (Pensaci Giacomino , così è se vi pare , la Signora Morli uno e due)
Queste situazioni psicologiche di contrasto tra il parere e l'essere tra  la maschera dell'ideale e il sentimento  del contrario  donde scaturiva l'umorismo  tragico di Pirandello si prestavano ad essere rappresentate sulla scena come  proiezione della natura drammatica della situazione in cui l'autore  vedeva dibattersi i personaggi
Il teatro pirandelliano fondato appunto sul tragico umorismo  trattò questi ed altri temi tutti ricondotti  però al tema fondamentale e universale dell'uomo  che cerca invano di conoscere se stesso e gli altri aggirandosi  in un mondo caratterizzato da fenomeni illusori  a cominciare da quella maschera che  è la sua personalità alla ricerca vana di una verità sulla sua natura sui rapporti con gli altri  sulla responsabilità morale
E' insomma rispecchiato nel teatro pirandelliano il travaglio della società contemporanea  angoscia di solitudine, affannosi e vani tentativi di ricerca e di conquista di verità e di giustizia anelito a salvare nel naufragio d'ogni certezza alcuni valori primordiali ed eterni dell'umanità come l'amore puro e fedele l'affetto materno la pietà per i deboli e vinti della società e della vita

Pirandello quando scrisse il suo primo romano Marta Ajala che poi intitolo Esclusa  sembrò volesse seguire la poetica naturalistica del Verismo ma in effetti egli svuotò  il realismo di ogni consistenza facendo balenare una contraddizione insanabile fra essenza ed apparenza
Egli costruì una  realtà interiore  ma scavò contemporaneamente al di dentro  di quella realtà per scoprire la pena in essa nascosta
Pirandello non è filosofo E' appunto un attento e appassionato osservatore della realtà  al quali non sfugge che la vita dell'uomo è costruita su due piani correlati che nell'uomo c'è un dualismo senza soluzione  fra quel che egli è e quello  che crede di esser o che pare agli altri  in comseguenza di ciò ogni definizione  è impossibile  come ogni certezza
Entra perciò nell'arte con Pirandello il Relativismo  applicato in tutte le situazioni  nella nostra esistenza a testimoniarne  la precarietà e la provvisorietà
La visione  pirandelliana del mondo è pessimistica : della realtà coglie solo parvenze, nel consorzio  umano trova dolore esistenziale contraddizioni irriducibili che non riescono  a costituire la vera certezza anche se tentano di ammantarsi di certezza
Il personaggio pirandelliano è il risultato del frantumarsi dell'unità psicologica e morale  in un mosaico  di apparenze ingannevoli  il suo dramma consiste nell'avere perduto sempre la coerenza e l'organicità delle sua unità etica e psicologica
Il personaggio pirandelliano  concludendo ha la consapevolezza di uno essere più "uno " ma "centomila" quindi "nessuno" 
Pirandello con la sua arte  e con il suo tragico umorismo polemizza contro i valori- tabù di una società ipocrita borghese  fa saltare la maschera e  scopre e mostra ai lettori e agli spettatori al di là del "parere"  sanguinante e partecipa pietoso  al dramma umano
Quindi non solo logica del paradosso di Pirandello ma partecipazione al dolore  dell'uomo che egli scopre scavando nel profondo, al di là dell'apparenza, fino all'essenza nascosta e spaurita dell'uomo

schema delle opere

opere di poesia

Mal giocondo (rime 1889)
Pasqua di Gea (rime 1891)
Elegie renane (rime 1895)

romanzi

Il fu Mattia Pascal
l'esclusa
il turno
suo marito
uno nessuno e centomila
i vecchi e i giovani
si gira

teatro

Pensaci Giacomino
così è (se vi pare)
sei personaggi in cerca d'autore
Enrico VI
L'uomo dal fiore in bocca
il piacere dell'onestà
Liolà
come prima meglio di prima
ciascuno a suo modo

opere di narrativa

novelle per un anno

saggi

l'umorismo

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